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Carboidrati in gravidanza

Aggiornamento: 19 mar 2020

Qualche giorno fa ho anticipato che avrei fatto un post sull’importanza dell’alimentazione, specialmente in gravidanza.

Le linee guida mondiali ci raccomandano un incremento di peso nel primo trimestre di 1-2 kg, e di 1,5-2 kg al mese per i successivi mesi di gravidanza.

Un parametro importante è il BMI pregravidico, in base al suo valore l’incremento di peso raccomandato andrà dai 6 ai 12 kg.

Al di là del peso, ciò che è realmente importante è la quantità e la qualità del cibo che si mangia.

Il nostro organismo necessita di macroelementi e di microelementi fondamentali per il suo benessere.



In gravidanza ci troviamo spesso di fronte a persone che ci ricordano di dover mangiare ler due; dall’altra parte ci sono, poi, medici, ostetriche, nutrizionisti che ci dicono di far attenzione al peso.



In entrambi i casi ritengo siano sbagliati i modi com cui ci si rivolge alle future mamme:

• nel primo caso è sbagliato proprio il concetto di dover mangiare per due;

• nel secondo caso non parliamo di un errore di gestione ma di informazioni non complete. A volte le donne mi dicono: “ Ma mi è stato detto di non mangiare questo, di non mangiare quello...”e quasi sempre vengono eliminati i carboidrati.


I carboidrati rappresentano una componente fondamentale e che non deve mancare nella nostra dieta. La percentuale di carboidrati da introdurre addirittura può arrivare al 60% di tutto il fabbisogno, in caso di diabete addirittura vanno introdotti per almeno il 45%.

La raccomandazione che possiamo fare è quella di preferire cereali, farine e derivati integrali piuttosto che raffinati. All'integrale possiamo alternare altre farine, quasi grano saraceno, canapa, mais.


I carboidrati complessi sono un'ottima risorsa alimentare ed energetica per il nostro organismo. Non determinano, a differenza dei carboidrati semplici, e dunque delle farine bianche, uno stato infiammatorio intestinale.

Da quest'ultimo non si esclude la possibilità che possano derivare ulteriori problemi a carico degli altri distretti corporei.


Tuttavia le farine integrali che, oggi, troviamo nei supermercati risultano non essere vere integrali ma farine bianche con aggiunta di crusca. Non abbiamo, insomma, un prodotto naturale, bensì composto.

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